“Lo sviluppo del Gpp alla luce del nuovo Codice degli appalti pubblici” è il titolo del convegno organizzato da Ministero dell’Ambiente, Consip e Fondazione per lo sviluppo sostenibile, mercoledì 21 settembre, ore 10.00-13.00, presso l’Auditorium del Ministero dell’Ambiente, in Via Cristoforo Colombo 44 a Roma.
Un tema di grande attualità e rilevanza sia economica che ambientale. Il nuovo Codice degli appalti (dlgs 50/2016) prevede, infatti, l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nella documentazione progettuale e di gara “almeno” le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi (Cam).
Considerando che il public procurement equivale al 17% del nostro Pil, è evidente l’influenza sul mercato e sulle filiere produttive delle scelte operate dagli enti pubblici attraverso i propri acquisti.
Grazie alle recenti novità normative, il Green public procurement (Gpp) rafforza dunque il proprio ruolo di leva strategica per favorire la transizione verso un’economia sempre più sostenibile e competitiva, capace di qualificare e, quindi, razionalizzare gli acquisti della Pubblica amministrazione nella direzione della green economy.
Il convegno ha l’obiettivo di stimolare un confronto fra i soggetti interessati, pubblici e privati, fare il punto sulla situazione, analizzare le opportunità ma anche le criticità, individuare le possibili soluzioni per rafforzare l’applicazione del Gpp nel nostro Paese.
L’incontro si colloca tra le iniziative degli Stati generali della green economy, promossi dal Consiglio nazionale della green economy, formato da 64 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo economico.
Programma del convegno |link|