Gli Stati generali della green economy a Rimini sono stati l’occasione perfetta per annunciare il decreto per nuovi incentivi alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili e alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Varato dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, di concerto con i ministri dell’Ambiente Corrado Clini e delle Politiche agricole Mario Catania, lo schema di decreto è ora all’esame della Conferenza unificata Stato-Regioni.
Un annuncio significativo anche perché conferma non solo la bontà, ma la concretezza e attuabilità anche a breve delle proposte presentate agli Stati generali.
In particolare, il decreto dà attuazione a una parte della proposta n. 46, dal titolo “promuovere un’azione specifica per il sostegno allo sviluppo delle rinnovabili termiche”, che dice: “I potenziali della generazione termica, benché spesso trascurati, sono enormi: oltre al solare termico basti pensare ai milioni di stufe, termocamini e camini a bassa efficienza e a basse prestazioni ambientali che potrebbero essere sostituiti in pochi anni, o ai potenziali di diffusione delle pompe di calore o di altre tecniche di utilizzo dell’energia geotermica. A partire dal nuovo ‘conto termico’, è necessario sviluppare una normativa quadro chiara e stabile di promozione dell’utilizzo ambientalmente corretto di tali fonti”.
Il decreto ministeriale destina circa 700 milioni all’anno alle famiglie e 200 agli enti pubblici con il “duplice obiettivo di dare impulso alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili (riscaldamento a biomassa, pompe di calore, solare termico e solar cooling) e di accelerare i progetti di riqualificazione energetica degli edifici pubblici”. Il passaggio che ancora manca, come raccomanda la proposta n. 46, è la certezza e stabilità di una normativa quadro.