La dodicesima edizione degli Stati Generali della Green Economy richiama l’attenzione su una delle principali sfide ambientali che la nostra società dovrà affrontare nei prossimi anni: la gestione dell’acqua. L’8 ottobre avrà inizio alle ore 15 la sessione “Un patto per l’acqua: le molteplici funzioni della risorsa idrica nello scenario dei cambiamenti climatici”, organizzata in collaborazione con Autorità di Bacino Distrettuale del Po e Davines.
L’incontro si propone di far luce sulla situazione attuale della risorsa idrica in Italia e degli sforzi che tutti i portatori d’interesse dovranno compiere per giungere a un nuovo equilibrio nella sua gestione. La transizione verso l’economia di domani – decarbonizzata, circolare e rigenerativa – deve prevedere un approccio diverso all’utilizzo dell’acqua, puntando a salvaguardare gli usi antropici ma senza compromettere la conservazione degli ambienti naturali e dei diversi servizi ecosistemici che forniscono.
La crisi climatica in atto sta determinando significative alterazioni della disponibilità della risorsa, una condizione destinata ad acuirsi nei prossimi anni. Secondo le stime di ISPRA, nel trentennio che va dal 1991 al 2020 la disponibilità media di risorsa idrica rinnovabile in Italia si è ridotta di circa il 20% rispetto al periodo 1921-1950. Questo andamento sembra destinato a consolidarsi negli anni.
Se anche riuscissimo da domani a mettere in campo azioni efficaci per contenere il riscaldamento globale a non più di 2°C, entro fine secolo la disponibilità si ridurrebbe di un ulteriore 10%. E se invece il contrasto al cambiamento climatico continuerà con la dinamica attuale, potremmo avere in media il 40% in meno della risorsa, con valori molto più accentuati in alcune aree del Sud Italia.
Tuttavia, l’Italia è il Paese europeo che preleva ogni anno più acqua. Di conseguenza è anche quello con i più alti livelli di stress idrico, secondo le valutazioni del World Resources Institute. Contemporaneamente si assiste ad un progressivo deterioramento della salute dei nostri corpi idrici che – a causa di prelievi, alterazioni morfologiche, consumo di suolo – presentano uno stato ecologico insoddisfacente, rischiando seriamente di non raggiungere gli obiettivi di qualità individuati dalla Direttiva Quadro sulle Acque.
È evidente, dunque, la necessità di un rapido cambio di passo, da avviare attraverso “un patto per l’acqua”, un atteggiamento responsabile da parte di tutti i portatori d’interesse per identificare assieme azioni condivise e win-win, armonizzando gli interessi di settore in un contesto di valori comuni che devono essere preservati.
La sessione tematica si aprirà con un saluto di Paolo Virzì, che con il suo film “Siccità” ci ha mostrato, con linguaggi e visioni diverse da quelli meramente scientifici, i possibili effetti della mancanza d’acqua sull’ambiente e la società.
Di seguito Flaminia Squitieri illustrerà i principali dati sullo stato di conservazione della risorsa in Italia e Nicola Dell’Acqua, Commissario per l’emergenza idrica, darà indicazioni sulle strategie e le azioni che il Governo sta mettendo in campo.
Successivamente verranno presentati alcuni esempi di soluzioni innovative e di grande efficacia, già applicate con successo in diversi contesti nazionali, che dimostrano come sia possibile utilizzare meglio l’acqua e garantire la tutela della natura e dei servizi ecosistemici. Giustino Mezzalira ci dirà come conservare l’acqua in agricoltura, Anacleto Rizzo ci mostrerà come usare le Nature Based Solutions per migliorare l’adattamento ai cambiamenti climatici, Gloria Salinetti presenterà le iniziative green di un gestore del Servizio Idrico Integrato, Andrea Goltara farà vedere come restituire spazio ai fiumi può essere al contempo vantaggioso per la natura e efficace per la riduzione del rischio di alluvioni. Nella seconda parte della giornata, i rappresentanti di alcuni dei principali settori d’interesse si confronteranno apertamente, per descrivere i reciproci impegni e delineare assieme un percorso propositivo e collaborativo di transizione ecologica nella gestione dell’acqua.
Le conclusioni saranno affidate ad Alessandro Bratti, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Po, che partirà dai principali elementi emersi nel corso della giornata per descrivere le azioni necessarie a garantire in futuro un giusto equilibrio tra tutela quantitativa e qualitativa della risorsa idrica, conservazione della natura, difesa del suolo e usi antropici dell’acqua.
8 novembre – dalle ore 15.00 alle 18.00 | Sala Neri 1 – Hall Sud