Prende il via a Rimini la “due giorni” all’insegna dell’ambiente: gli Stati generali della Green Economy, organizzati dal Ministero dell’ Ambiente e da 39 Organizzazioni di imprese green. Si tratta di un appuntamento che dovrà lanciare le proposte concrete per avviare in Italia una green economy che offra al Paese una exit strategy dalla crisi economica e dalla crisi climatica. Le iscrizioni per partecipare questo evento, che si svolge il 7 ed 8 novembre prossimo nell’ambito di Ecomondo-Key Energy, sono ancora aperte, ma visto l’interesse di questo appuntamento i posti restati si stanno esaurendo ed è quindi necessario registrarsi il più presto possibile.
La giornata inaugurale degli Stati Generali della Green Economy, il 7 novembre, si aprirà con la presentazione del primo Rapporto sulla Green Economy-Italia 2012, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con l’Enea, in cui attraverso dati, grafici e tabelle, vengono esaminati i settori strategici della green economy in Italia e vedrà l’ intervento del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
Il secondo giorno dedicato alle forze sociali e ad esponenti del mondo politico ed economico sarà introdotto dal Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.
L’appuntamento di Rimini è stato preparato da un vasto processo partecipativo, che ha coinvolto oltre 300 esperti impegnati in 8 gruppi di lavoro su temi strategici, oltre 1.000 tecnici e rappresentanti della società civile coinvolti in Assemblee nazionali tematiche, 39 organizzazioni di imprese, decine di incontri preparatori. A conclusione di questo processo verrà elaborato un Programma per lo sviluppo di una green economy che conterrà le proposte per far uscire l’Italia dalla crisi e che verrà presentato e discusso nel corso del 7 e 8 novembre prossimi, a Rimini nell’ambito di Ecomondo-Key Energy.
Il Programma sarà incentrato su 8 settori individuati come strategici per lo sviluppo di un’economia verde: mobilità sostenibile; efficienza e risparmio energetico; eco-efficienza, rinnovabilità dei materiali e del riciclo dei rifiuti; eco-innovazione; servizi ambientali; fonti energetiche rinnovabili; filiere agricole di qualità ecologica; finanza e di un credito sostenibile per la green economy.