Per accelerare la transizione a un’economia più circolare le imprese devono saper valutare le proprie performance di circolarità in ciascuna fase del processo produttivo.
La misurazione della circolarità consente di valutare le prestazioni aziendali e sviluppare strategie innovative. La sua corretta rendicontazione è, inoltre, uno strumento essenziale di comunicazione verso gli stakeholder.
Dal 2025, per effetto delle nuove direttive europee connesse al Green Deal, ci sarà un nuovo quadro di riferimento per la misurazione della circolarità e la comunicazione della sostenibilità delle imprese. A delineare il nuovo scenario sono da un lato le direttive sulla rendicontazione societaria e la due diligence delle imprese; dall’altro quelle sulla corretta comunicazione verso i consumatori e il contrasto al greenwashing.
Quali sono le novità principali?
In che modo le imprese italiane si stanno preparando a questa sfida?
Sono queste le domande al centro della sessione tematica “Novità europee: misurare bene per migliorare la circolarità delle imprese” organizzata dal Circular Economy Network nell’ambito degli Stati Generali della Green Economy.
L’evento si svolgerà il 6 novembre, dalle 15:00 alle 18:00, a Ecomondo presso la sala Neri 1 della Hall Sud.
I relatori della sessione tematica
La sessione sarà aperta da Stefano Leoni, coordinatore scientifico del Circular Economy Network, che farà il punto sulla novità della normativa europea. Seguiranno i contributi di:
- Marcello Bianchi, Sustainability Reporting Board EFRAG, che illustrerà gli standard europei ESRS;
- Laura Cutaia, ENEA, che parlerà dei nuovi standard ISO;
- Monica Frassoni, presidente European Alliance to save Energy, il cui intervento verterà sul Clean Industrial Deal
Seguiranno le testimonianze dirette delle imprese che hanno già adottato pratiche circolari. Le conclusioni dei lavori sono affidate a Edo Ronchi, Presidente Fondazione sviluppo sostenibile. Modera Antonio Cianciullo, giornalista Huffigton Post.