Cinque le tematiche che verranno approfondite e discusse in questa settima edizione degli Stati Generali della green economy durante le 5 sessioni di approfondimento e consultazione distribuite nei pomeriggi del 6 e 7 novembre, a Rimini.
Iscriviti attraverso il form on line specificando a quali sessioni tematiche intendi partecipare. Le iscrizioni si chiuderano lunedì 5 novembre ore 16.00.
Le Sessioni:
Le città, laboratori della Green Economy
In collaborazione con il Green City Network, la Regione Emilia-Romagna e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – 6 novembre 2018, dalle 15.00 alle 18.00, Sala Neri 2 – Hall Sud
Questa sessione tematica di approfondimento è dedicata alla presentazione di casi esemplari di buone pratiche, di progettazioni e di realizzazioni avanzate di progetti per le green city, a livello internazionale e nazionale. Con l’esposizione di questi casi scelti si punta, nell’ottica della costruzione del Network delle green city, a scambiare esperienze e, a documentare come tale modello non sia solo auspicabile, ma si stia già realizzando ed abbia rilevanti possibilità di ulteriore diffusione.
Dall’Agenda 21 di Rio del 1992 fino ai goal del 2015 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, molti sono stati gli approcci proposti per la sostenibilità delle città, con esiti non sempre soddisfacenti. Oggi serve un approccio che rilanci con più forza nelle città, le priorità della qualità ecologica, dell’efficienza e della circolarità delle risorse, della mitigazione e dell’adattamento al cambiamento climatico.
Dopo aver lanciato alla 1^Conferenza nazionale le Linee guida per le green city, il Green City Network, in collaborazione con gli Stati generali della green economy, organizza questo nuovo appuntamento di confronto e approfondimento come tappa per coinvolgere, in modo più stabile e continuativo, in particolare amministratori e tecnici delle città.
Le nuove Direttive europee Rifiuti e Circular Economy: indicazioni per il recepimento
In collaborazione con il Circular Economy Network –6 novembre 2018, dalle 15.00 alle 18.00, Sala Neri 1– Hall Sud
La sessione tematica, organizzata in collaborazione con il Circular Economy Network è dedicata a realizzare un confronto sia istituzionale che orizzontale.
Entro il 5 luglio 2020 gli Stati membri dovranno recepire le recenti Direttive in materia di rifiuti e di circular economy. Dopo aver stabilito nella legge comunitaria i principi e i criteri per il recepimento di tali Direttive, il Governo, presumibilmente il prossimo anno, definirà i contenuti specifici e dettagliati di tale recepimento in un decreto, o anche più decreti-legislativi che andranno poi al parere del Parlamento e della Conferenza delle Regioni e delle Autonomie locali.
Per tutte le organizzazioni e i consorzi interessati è utile conoscere l’orientamento, aggiornato, dei rappresentanti dei ministeri competenti e dei parlamentari che seguiranno tale recepimento per avere con loro un confronto ed uno scambio di valutazioni.
I contenuti di queste Direttive sono stati oggetto di ampie discussioni all’interno di gran parte delle organizzazioni interessate. Molti dei temi affrontati dalle Direttive sono di interesse per diverse organizzazioni e consorzi: ciascuno ha un proprio punto di vista, ma sarebbe utile, oltre a quello con i rappresentanti istituzionali, anche un confronto fra i diversi punti di vista, per chiarirli reciprocamente e, possibilmente, per trovare convergenze unitarie.
La mobilità futura: Less, Electric, Green and Shared
In collaborazione con l’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility – 6 novembre 2018, dalle ore 15.00 alle 18.00, Agorà – Padiglione Città Sostenibile
La sessione tematica vuole approfondire la sinergia tra elettrificazione e sharing, definirne i possibili vantaggi in termini di sostenibilità e lanciare possibili scenari per i prossimi anni, con un occhio particolare all’elettrificazione condivisa dei veicoli a due ruote (scooter e bikes).
Molti segnali ci indicano che la mobilità urbana, dopo decenni in cui le tendenze di fondo non hanno mai cambiato segno, possa essere investita da un cambiamento davvero epocale che consiste nel superamento del modello di mobilità individuale e nell’affermazione di un modello basato sull’accesso ai servizi di mobilità.
Le nuove tecnologie digitali abilitano un modello di mobilità basato sulla condivisione dei veicoli e dei servizi che la futura tecnologia driveless rafforzerà ulteriormente. Nel modello di mobilità connessa e condivisa, anche l’elettrificazione riveste un ruolo determinante e in più direzioni: le flotte di carsharing sono più elettrificate della media del parco circolante, usano veicoli di piccole dimensioni, consentono di iniziare il pubblico all’uso di veicoli con alimentazioni alternative, favoriscono la diffusione della rete di ricarica sul territorio, spingono a mettere a punto modelli logistici che prescindono dalla rete stessa. In Italia continua a salire il numero di veicoli condivisi a zero emissioni, soprattutto grazie a quelli dei servizi di carsharing e scootersharing 100% elettrici introdotti nelle città italiane. Il numero di veicoli elettrici è cresciuto di 3,5 volte in tre anni, passando dai circa 620 mezzi del 2015 ai 2.200 circa del 2017 vale a dire il 27% dei veicoli in condivisione circolanti sulle strade italiane.
La Green Economy nell’agricoltura italiana e la nuova Politica Agricola Comune (PAC)
Con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo – 6 novembre 2018, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, Sala Diotallevi 1 – Hall sud
La sessione tematica di approfondimento intende evidenziare i caratteri essenziali che la nuova PAC dovrà possedere per garantire la valorizzazione delle eccellenze nazionali e sarà l’occasione per presentare gli indirizzi e le priorità per un rafforzamento del carattere green dell’agricoltura italiana, identificati dai principali portatori d’interesse del settore.
Il 1° giugno 2018 la Commissione europea ha presentato la proposta per la riforma della Politica Agricola Comune valida per il periodo 2021-2027. Oltre a pianificare una sostanziale riduzione delle risorse, in particolare di quelle destinate allo Sviluppo Rurale, la proposta prevede numerosi provvedimenti innovativi, in grado di modificare sensibilmente equilibri e dinamiche ormai consolidate. Identifica nove obiettivi generali, con una forte attenzione alla sostenibilità, ai cambiamenti climatici e anche a temi nuovi come i servizi ecosistemici, la bioeconomia, il rapporto tra alimentazione e salute.
La riforma della PAC costituisce un’occasione per incrementare la diffusione di principi e pratiche tipiche della green economy, in grado di aumentare la competitività delle imprese agricole italiane sui mercati internazionali, migliorare il benessere e l’equità sociale e accrescere la qualità ecologica dei territori.
Il Piano Nazionale Energia e Clima: stato dell’arte e confronto con gli stakeholder
In collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico e ANEV – 7 novembre 2018 – dalle ore 14.00 alle 17.00, Sala Tulipano – Padiglione B6
La sessione tematica di approfondimento e consultazione vuole essere un momento di confronto aperto tra le Istituzioni che stanno portando avanti l’elaborazione del Piano nazionale energia e clima e i rappresentati del mondo imprenditoriale green. L’obiettivo è poter contribuire alla costruzione di uno strumento efficace, sia dal punto di vista della lotta al cambiamento climatico, sia da quello della promozione di un sistema industriale made in Italy sempre più orientato verso un “core business” green.
Da alcuni anni il processo di decarbonizzazione dell’economia italiana ha subito un forte rallentamento, mentre gli impatti negativi del cambiamento climatico in corso si sono fatti sempre più evidenti e preoccupanti. È quanto mai urgente riportare il Paese su un percorso di progressiva riduzione delle emissioni climalteranti e implementare politiche efficaci di adattamento ai mutamenti climatici, facendo di questo un’opportunità di crescita di filiere industriali avanzate e sostenibili e di nuova occupazione green.
Il Piano nazionale Energia e Clima, attualmente in corso di elaborazione, rappresenta un’occasione che non può essere persa per ridare slancio alla transizione dell’Italia verso la green economy.