Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare italiano, il Ministero per la Protezione Ambiente cinese e l’Accademia cinese delle scienze sociali, un gruppo di imprese italiane attive nel settore della depurazione e trattamento delle acque inquinate, scelte nel network degli Stati Generali della Green Economy, ha partecipato al CIEPEC Business Trip 2015 a Pechino e ha incontrato alti rappresentanti del Governo cinese per affrontare l’annoso problema dell’inquinamento delle acque in occasione della Fiera CIEPEC 2015 a Pechino.
Il prossimo appuntamento previsto dal Programma di collaborazione sarà in occasione degli Stati Generali della Green Economy 2015. La cooperazione tra i due Paesi e l’internazionalizzazione delle imprese italiane attive in selezionati settori della green economy saranno i temi al centro della sessione di approfondimento, a cui parteciperà una nutrita delegazione di imprenditori e funzionari cinesi, che si terrà nel pomeriggio di martedì 3 novembre a Rimini in occasione di Ecomondo-Key Energy-Cooperambiente.
Alcuni dati sulla qualità delle acque in Cina
Secondo il Rapporto Ambientale Cinese pubblicato dal Ministero della Tutela Ambientale, nel 2013 le acque di superficie dell’intero paese risultavano parzialmente inquinate mentre quelle reflue urbane intensamente.
Nella scala di qualità delle acque delle sezioni transfrontaliere fra diverse Province cinesi, le percentuali fra le classi IV e V e tra quelle successive alla V, erano rispettivamente pari a 18.2% e 19.5%.
Le percentuali di inquinamento leggero, moderato e pesante delle acque dei principali laghi cinesi aventi funzione di riserva, sono risultate rispettivamente del 26.2%, 1.6% e 11.5%. Sui 31 presenti, sono solamente 14 i laghi con eccellente qualità delle acque. Se consideriamo, poi, le acque sotterranee, la situazione si aggrava ulteriormente. Nel 2013, su 4.778 siti di monitoraggio solo nel 10.4% dei casi è stata registrata una qualità eccellente delle acque sotterranee, nel 26.9% una buona qualità, nel 43.9% una bassa qualità e nel 15.7% una cattiva qualità.
Allo scopo di avviare un’azione decisa per il miglioramento della qualità delle acque, il Governo cinese ha lanciato a metà 2015 il Water Action Plan che definisce una serie di obiettivi e un piano di misure da attuare a livello nazionale e locale per il problema dell’inquinamento delle acque in Cina.
Report | Business Trip delle imprese della green economy italiana nell'ambito del Sino-Italian Collaboration Programme (MATTM, MEP/FECO, CASS)