Corpi idrici ancora lontani dal raggiungere un “buono stato”, eccesso di prelievi anche in falda, depurazione incompleta o inadeguata, inquinamento diffuso di origine agricola, quadro delle regole incompleto. L’acqua, linfa vitale della green economy, non gode di una buona salute in Italia. Per cambiare marcia è necessario un Piano Nazionale per la tutela e il razionale utilizzo delle acque, preceduto da una Conferenza Nazionale.
Questo percorso si dovrebbe basare su principi condivisi quali la netta distinzione tra le funzioni di pianificazione, programmazione e controllo e le funzioni operative, un ruolo più esplicito del Ministero dell’Ambiente, il rafforzamento del
coordinamento inter-istituzionale. Si tratta di elementi necessari per investire nel settore delle acque.
Oggi gli investimenti in Italia per il servizio idrico integrato sono di 30 euro ab/anno. In Francia, Germania, UK sono tra 80/120 euro ab/anno.
Programma della sessione pomeridiana
GESTIONE SOSTENIBILE DELLA RISORSA IDRICA: verso un Piano Nazionale