In 2 anni l’Italia è salita di 3 posti nella classifica europea dell’eco-innovazione realizzata dall’Osservatorio Europeo per l’Eco-innovazione. Era 15° nel 2012, è diventata 12° nel 2014 tra i 28 paesi Ue.
Per riuscire a tenere il passo è necessario che il paese avvii da subito 5 azioni prioritarie nell’ambito di una strategia nazionale per lo sviluppo e la diffusione dell’eco-innovazione “Made in Italy”: politiche coerenti, ambientali e industriali; supporto alle imprese attraverso la creazione di un’Agenzia Nazionale per l’uso e la gestione dei materiali e delle risorse naturali; partenariati pubblico-privato tra università, enti di ricerca, imprese e amministrazioni locali; supporto ai sistemi di conoscenza; partecipazione.
Una stima del valore economico delle eco-innovazioni nella gestione delle risorse naturali, della salute e dell’educazione nell’ottica della sostenibilità è di 0,5-1,5 trilioni di dollari l’anno nel 2020.
Programma dell’incontro
ECOINNOVAZIONE E COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE ITALIANE In collaborazione con ENEA e CTS Ecomondo