Al via oggi gli Stati Generali della Green Economy, alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ed Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
La due giorni strategica ha l’obiettivo di mettere a fuoco le politiche e le misure per sostenere lo sviluppo delle imprese della green economy e nello stesso tempo per dare voce alle loro proposte per uscire dalla crisi italiana, salvaguardando l’ambiente. Proprio le imprese sono, infatti, protagoniste dell’evento dal titolo “Lo Sviluppo delle Imprese della Green Economy per uscire dalla crisi italiana”.
L’industria verde, nonostante la crisi mondiale, negli anni ha continuato a crescere: il giro d’affari globale nel 2005, secondo l’Unido, era di 990 miliardi di euro in sei settori green (efficienza energetica, gestione sostenibile delle risorse idriche, mobilità sostenibile, energia, uso efficiente dei materiali, gestione dei rifiuti e riciclo), nel 2020 è stato stimato che sarà più che raddoppiato arrivando a circa 2.200 miliardi di euro. In Italia oggi (Flash Eurobarometer 381), il 25% delle aziende fino a 250 dipendenti offre prodotti e servizi eco e un altro 7% intende offrirli nei prossimi 3 anni (sono il 33% in Germania, il 31% nel Regno Unito, il 30% in Francia e il 34% negli Usa). Prendendo, poi, alcuni settori della green economy è evidente come sia stretto il rapporto ecologia-economia.
Uno studio della Fondazione Enel e del Politecnico di Milano ha stimato, con interventi di efficienza energetica, un potenziale di risparmi sui consumi finali fino a 25Mtep al 2020 (-72 Mt di emissioni di CO2 eq), un giro d’affari di 64 mld e 460.000 posti di lavoro. In un altro settore, quello dei rifiuti, dal 2008 al 2012 le imprese sono cresciute del 12% e gli addetti del 19% (sono128.439).
Arrivando al 70% di riciclo e con l’abbattimento del 5% dei rifiuti urbani avviati in discarica, si creerebbero in Italia ulteriori 30.000 posti di lavoro, si risparmierebbero 4 miliardi nei costi di gestione e si avrebbero benefici ambientali valutabili in 3 miliardi. E non basta, una gestione corretta porterebbe benefici al portafoglio dei cittadini. Passando, infatti, nelle città tra i 50.000 e i 150.000 abitanti, da una raccolta differenziata del 20-40% a una di oltre il 60%, la bolletta annua dei rifiuti si abbatterebbe del 31%.
Per arricchire le proposte green, si svolgeranno, nel pomeriggio di oggi, 7 sessioni tematiche di approfondimento e consultazione su alcuni settori strategici della green economy.