I “servizi ambientali” costituiscono la base delle principali attività svolte dalle civiltà contemporanee e il fondamento patrimoniale di tutte le nostre economie. Ma si tratta di un patrimonio che dal punto di vista economico risulta in gran parte “invisibile”, per la difficoltà di attribuire un “valore” specifico al capitale naturale.
Questo il tema della quinta Assemblea Nazionale Programmatica organizzata il 6 settembre prossimo in preparazione degli Stati generali della Green Economy che si svolgeranno a Rimini il 7 e 8 novembre prossimo nell’ambito di Ecomondo.
“Questa generale sottovalutazione dei servizi forniti dagli ecosistemi – ha sottolineato il coordinatore del gruppo di lavoro Roberto Coizet – ha prodotto una sorta di “distorsione” delle strategie politiche, nazionali e internazionali, che si è andata aggravando negli anni più recenti. Da un lato i guasti ambientali hanno subito una accelerazione vertiginosa, col rischio di raggiungere in molti casi punti di rottura irreversibili. Dall’altro i costi sociali ed economici di questi guasti sono cresciuti in modo altrettanto rapido, contribuendo, insieme alla crisi finanziaria, al “rallentamento di sviluppo” che ha coinvolto tutte le economie mondiali”.
Il documento che verrà presentato all’assemblea sintetizza i servizi e i valori offerti dal patrimonio naturale, nonché qualche elemento sulle politiche di protezione e propone sei riflessioni per interventi in ambiti specifici; si tratta di spunti progettuali dove le attività previste traggono vantaggi (anche economici e occupazionali) dall’esistenza delle risorse naturali, senza in alcun modo comprometterne qualità e prestazioni.
Assemblea Programmatica sullo Sviluppo dei Servizi Ambientali
Roma, 6 settembre 2012, alle ore 10.00 – Sala di Liegro – Palazzo Valentini – Via IV Novembre 119/A